Bibliografia.

Antonella Costanzo è nata a Pescara dove risiede con la sua famiglia. Laureata in Scienze Politiche, ha cominciato a scrivere romanzi per passione da quando era ragazza e andava ancora a scuola. Autrice di due romanzi di narrativa rosa "C'è sempre tempo per amare" pubblicato nel 2006 e "Le emozioni non muoiono mai" pubblicato nel 2011, ha immediatamente ottenuto un lusinghiero riscontro di critica e pubblico. Ha partecipato a premi letterari e collaborato con alcune testate giornalistiche locali. E' apprezzata per lo stile elegante e leggero con cui affronta il tema dei sentimenti e le problematiche della vita quotidiana nonchè per il suo frizzante umorismo e la sua creatività.

sabato 26 dicembre 2015

C' E' UN TEMPO DEL SILENZIO


C'è un tempo del silenzio. Un tempo in cui ci fermiamo a riposare. Il mondo si ferma, non esiste più niente se non noi. E' necessario ascoltare noi stessi, le nostre ansie, le nostre paure, i nostri desideri. E' necessario riflettere sugli errori commessi, su ciò che abbiamo costruito durante gli anni passati, sui rapporti con gli altri, sul rapporto con Dio. Quanto è bello ed utile il silenzio che dà voce all'anima, che ci permette di vedere meglio le cose e di capire meglio noi stessi. A volte si dà tutto per scontato e invece non è così. Ogni cosa è preziosa, ogni cosa puoi averla e un attimo dopo puoi perderla, perciò bisogna soffermarsi a riflettere e ad apprezzare ogni singola cosa e ancor più ogni singola persona che fa parte della nostra vita. 
Appena ci è possibile cerchiamo il silenzio, meditiamo, cerchiamo la pace...

                                                                                                     Antonella Costanzo 

sabato 19 dicembre 2015


FATE COME GLI ALBERI, CAMBIATE LE FOGLIE E CONSERVATE LE RADICI

                 -   VICTOR HUGO   -

domenica 13 dicembre 2015

ANSIA DA REGALI DI NATALE ?


Lo stress da acquisti è così diffuso che se ne sono occupati persino psicologi e ricercatori. Devi pensare a cosa piacerebbe ricevere al tuo partner, ai genitori, ai figli, agli amici... e poi devi tener conto di quanti soldi hai da spendere, ricordarti di ciò che hai fatto negli anni precedenti per non ripeterti, badare di non far brutta figura con oggetti non graditi, quindi imbatterti nel traffico, nelle lunghe code nei negozi o centri commerciali... insomma, è dura! 
Ti trasformi un po' in un agente segreto che deve indagare per arrivare a sapere cosa fare, il tutto per cercare di accontentare le persone a cui tieni. Certo è gratificante quando vedi negli occhi di chi riceve il tuo dono la gioia per ciò che ha ricevuto ma può capitare anche di non azzeccare, nonostante tutta la buona volontà. Su una cosa però tutti gli studi convergono, il vero regalo è disinteressato. Questo significa che bisogna donare per il piacere di farlo, senza sperare di avere nulla in cambio e non ci si riferisce solo a cose materiali ma anche ai comportamenti, quindi cerchiamo di non deprimerci se non va proprio come vogliamo... in fondo è il pensiero quello che conta. 

                                                                                                   Antonella Costanzo 

giovedì 3 dicembre 2015

PARLIAMO DI... I CATTIVI TRAVESTITI DA BUONI


Nel mondo non ci sono solo i buoni e i cattivi. Ci sono anche i cattivi travestiti da buoni e questa categoria di persone è molto pericolosa. Sono i viscidi, i falsi, i manipolatori. Sono quelli che davanti ti dicono una cosa e dietro un'altra perchè non hanno il coraggio di affrontarti direttamente, perchè non amano la guerra, non sanno combattere ma ti devono comunque ferire in qualche modo, salvando "la faccia" davanti agli altri, davanti alla società. Io ne conosco tante di persone così, dai finti sorrisi, dal finto perbenismo e per loro provo un grande disgusto. Così come nelle favole, il lupo travestito da nonna per ingannare Cappuccetto rosso o la strega travestita da vecchia venditrice di mele per ingannare Biancaneve. 
I cattivi travestiti da buoni... imparate a riconoscerli prima che possano farvi del male. 

                                                                                    Antonella Costanzo 

lunedì 30 novembre 2015

. . . Pensieri . . .


Ci sono persone che arrivano all'improvviso nella tua vita e te la illuminano. Riescono a capire come ti senti, cosa ti preoccupa e, senza tanto girarci intorno, trovano un modo per aiutarti. Tu capisci quanto loro siano importanti e quasi non ci credi, non ti pare vero che degli estranei possano comprendere cosa ti sta accadendo, quando i tuoi stessi parenti o quelli che dovrebbero essere i tuoi più cari amici non hanno mosso un dito per darti una mano... Anni ed anni di convivenza con queste persone, aver diviso esperienze di ogni tipo e niente, quando hai bisogno di loro, non ci sono. Come le definiresti queste "anime buone" che vengono in tuo soccorso senza che te ne rendi nemmeno conto? Forse sono gli angeli di cui sentiamo parlare da sempre, queste splendide realtà che qualcuno ci manda per tirarci fuori dai guai... siamo fortunati se ce li ritroviamo sul nostro cammino. 

                                                                                      Antonella Costanzo 

mercoledì 25 novembre 2015

... Pensieri ...


A volte capita di domandarci se il tempo che passa ci può aiutare a capire, a dimenticare, a crescere. Non è facile rispondere. Il tempo scorre veloce ed è logico che ne sai sempre un po'di più della vita, ma non è mai abbastanza. Ci sono quelle maledette incognite che non sai decifrare, c'è il bisogno di sognare, la speranza da non abbandonare ma anche la consapevolezza dei tuoi fallimenti e l'orgoglio che blocca ogni altro tentativo che potrebbe rivelarsi nocivo...insomma un gran casino, mentre il tempo passa e tu te ne rendi conto e ti dispiace. Alla fine ti rimetti in gioco, per non morire. 
                                                   
                                                                                Antonella Costanzo 

martedì 24 novembre 2015

venerdì 13 novembre 2015

SOLI IN MEZZO A TANTA GENTE


Conosciamo tanta gente eppure sono poche le persone che ci stanno realmente vicino. Ognuno di noi è circondato da una marea di individui, tra vicini di casa, colleghi di lavoro, amici reali, amici virtuali (grazie ai social net. come fb o altro) parenti vari, ma capita che, nei momenti in cui si ha bisogno di qualcuno per fare qualcosa di importante, non sappiamo a chi rivolgerci, facciamo fatica a reperire un solo individuo che ci può essere utile. In effetti sembra un controsenso eppure è così! Tutti indaffarati, tutti irreperibili, ad alcuni poi non chiederemmo mai determinati favori, allora a cosa serve conoscere tanta gente? A cosa serve avere la rubrica del telefono piena di nomi, di facce simpatiche che sono ferme lì, a fare cosa, a ricordarci che non siamo soli, non siamo degli sconosciuti? Certo, non siamo esseri viventi senza identità, facciamo parte anche noi di questo pianeta dove tutto è possibile ma è anche possibile che a volte siamo trasparenti, gli altri non ci vedono, non ci aiutano, ci ignorano, per poi sbucare all'improvviso in modo casuale, un saluto per strada, gli auguri di compleanno su fb, due chiacchiere in un posto dove ci ritroviamo insieme, per caso... Questa è la realtà, con qualche eccezione per fortuna, ma le cose stanno più o meno così... soli in mezzo a tanta gente...da non crederci! 

                                                                            Antonella Costanzo 

venerdì 6 novembre 2015

PARLIAMO DI... RELAZIONI DI COPPIA

                                                   

Quanto impegno ci vuole per mantenere una relazione! Andare avanti giorno dopo giorno, cercando di superare il proprio egoismo, cercando di comprendere le esigenze dell'altro, resistendo ad ogni tipo di tentazione. Tutti dicono che non è facile, sembra che l'uomo moderno non riesca più a fare certe cose, allora si parla, si parla, ma a cosa serve se poi non si risolvono i problemi? Secondo me è tutta questione di volontà, ognuno di noi ha la capacità per fare qualunque cosa, lo deve desiderare con tutto se stesso e poi lavorarci sopra, e i risultati si vedono. Naturalmente bisogna fare i conti con l'altra persona, perchè se abbiamo scelto il partner sbagliato, non servirà a nulla il nostro amore, la nostra dedizione, la nostra buona volontà per far funzionare il rapporto, anzi si andrà inevitabilmente incontro a tanta di quella sofferenza che non sarà facile uscirne fuori senza un milione di cicatrici addosso... Si dice anche che col tempo si capiscono tante cose, ecco, bisognerebbe essere tanto scaltri da capire appunto se stiamo facendo la cosa giusta, se non abbiamo preso un abbaglio, perchè per alcuni uomini ( o donne ) non vale la pena perderci il sonno! 
                                                                                 Antonella Costanzo 

martedì 3 novembre 2015


 NON CREDERE CHE SI POSSA DIVENTARE FELICI PROCURANDO L'INFELICITA' ALTRUI

- SENECA -

lunedì 2 novembre 2015

GLI UOMINI NON SANNO STARE SENZA UNA DONNA ACCANTO


Che sia la moglie, la figlia, l'amante o una semplice badante, l'uomo ha bisogno di qualcuno che si prenda cura di lui. Una specie di dipendenza che i maschi hanno della donna, non riescono a fare a meno della loro presenza e del loro corpo. Tutto parte dalla prima esperienza del bambino con il corpo materno e dal suo distacco da questo. L'invidia del grembo materno, infatti, è fondamentale per capire gli uomini, questo sentimento li spinge a voler tenere sotto controllo il corpo delle donne perchè vorrebbero costantemente tornare nel grembo della madre, quindi nel corpo femminile. L'uomo, inoltre, cresce circondato da figure femminili, quindi le prime esperienze affettive ed emotive sono legate alla donna. Il tipo ideale per lui è quella che non lo sminuisce perchè ha bisogno di sentirsi superiore per esercitare il dominio, ma può accadere anche che sia attratto dalla donna in carriera nella sua fantasia erotica... 

lunedì 26 ottobre 2015

. . . L' ANGOLO DELLA POESIA


Noi che siamo anime di passaggio
diciamo, facciamo tantissime cose
cercando di dare un senso alla vita
tra gioie e dolori ci facciamo coraggio.
Chiamati a vivere su questo pianeta
così diversi gli uni dagli altri
abbiamo la morte che ci accomuna
non è ben accetta ma è l'ultima meta.
Il nostro destino non lo conosciamo
ma in questi anni che abbiamo davanti
dobbiamo lasciare qualcosa di buono,
per esser felici prima che ce ne andiamo...

                                                               Antonella Costanzo

giovedì 15 ottobre 2015

... MUSICA PER LE STRADE DELLA CITTA' ...


Cammini per la via e ti accorgi che è più piacevole del solito. Una musica meravigliosa si diffonde nell'aria e tu l'ascolti mentre guardi distrattamente le vetrine dei negozi o parli con qualcuno. A volte poi ti rendi conto che è musica di grande qualità, suonata molto bene... Sono loro, gli artisti di strada, bravi, umili, che ti regalano attimi di piacere improvvisi e preziosi, persone che in fondo non pretendono niente, offrono quello che sanno fare sperando di essere apprezzati. Ognuno di loro ha un suo vissuto, spesso di sofferenza e di incomprensione da parte degli altri, "vivono" in mezzo alla strada, in mezzo alla gente che molte volte li ignora. E invece per me loro sono un valore aggiunto per la città, la rendono più piacevole, più internazionale e sono contenta che ci sono... 

                                                                                                                Antonella Costanzo 

lunedì 5 ottobre 2015

PARLIAMO DI: INSEGNARE L' ALTRUISMO


Agire per il bene altrui senza secondi fini è una fonte di pace duratura alla portata di tutti. L'altruismo è nel nostro Dna, dice la scienza, ma bisogna trovare il coraggio di andare controcorrente, un passo alla volta. Imparando a donare a se stessi, poi alle persone care, infine agli estranei.Secondo lo psicologo Martin Seligman bisogna offrire ai nostri bambini un'educazione positiva, che li faccia diventare esseri umani migliori. Occorre che si sentano responsabili per il prossimo, che capiscano che le loro azioni hanno una ripercussione universale sugli altri e che li aiuti a sviluppare la loro empatia innata, cioè la capacità di immedesimarsi nell'altro per capire cosa prova. Si comincia col dare loro il buon esempio, che è il metodo più efficace... 

giovedì 1 ottobre 2015

. . . L' ANGOLO DELLA POESIA


Davanti ai tuoi occhi
mi perdo ogni volta
e non ho parole da dire
solo un desiderio
un intimo pensiero che rimane nel silenzio
che attraversa lo sguardo
che unisce i tuoi occhi ai miei
che ricerca l'amore

Antonella Costanzo

martedì 29 settembre 2015

PARLIAMO DI... RISPONDERE AL CELLULARE


Li vedi ovunque, quando vai per strada, uomini, donne, ragazzi, lì, fermi in mezzo alla via, a piedi, in auto, in moto o in bici, con i cellulari in mano a leggere i messaggi. Concentrati, gli  occhi fissi sul display del telefonino, se sorridono significa che hanno ricevuto qualche buona notizia, se hanno uno sguardo serio o imbronciato hanno letto qualcosa di spiacevole o di impegnativo... comunque devono rispondere o quantomeno controllare e non possono aspettare di tornare a casa, devono farlo subito, in tempo reale. Al di là del filo (virtuale) qualcuno reclama la loro attenzione, non possono esimersi.

                                                                                                    Antonella Costanzo 

lunedì 21 settembre 2015

PERCHE' SI FUMA?

Se chiedete ad una persona che ha la sigaretta accesa perchè fuma, molto probabilmente, vi risponderà "perchè mi rilassa". Non a caso, infatti, quelli che fumano lo fanno quasi sempre nei momenti di incertezza e di solitudine, oppure quando falliscono un impegno, un lavoro, una relazione. Fumare aiuta a rilassarsi, é piacevole e, se se ne sente il bisogno, non ci si rinuncia tanto facilmente, nonostante tutti i fumatori siano al corrente degli effetti devastanti che le sigarette o i sigari producono sul nostro organismo.
Gli scienziati israeliani hanno dimostrato su un campione di cento volontari misti tra fumatori e non fumatori che il problema della dipendenza da sigaretta sta soprattutto nell'impazienza e nello scarso autocontrollo, inteso come incapacità di procastinare una gratificazione, per cui non si fuma mai per caso...

giovedì 17 settembre 2015

IL PIANTO E' UN POTENTE ANTIDOLORIFICO ( 2 )


Il pianto è la prima modalità espressiva dell'essere umano: il neonato lo usa per esprimere pressochè tutti i suoi bisogni. Nel corso della vita, anche quando il linguaggio verbale è ampiamente acquisito, l'uomo continua ad usare il pianto per esprimere diverse sfumature emotive e comunicare sensazioni non facilmente traducibili in parole.
Le lacrime viste al microscopio sono cristallizzazioni di sale e possono assumere diverse forme. Così anche le lacrime emotive con la stessa composizione chimica possono sembrare molto diverse fra loro. Fisher ha commentato: "Molti sono i fattori che intervengono, c'è la chimica, la viscosità, il setting, la velocità di evaporazione e le impostazioni al microscopio". 

lunedì 14 settembre 2015

IL PIANTO E' UN POTENTE ANTIDOLORIFICO


Le lacrime non sono tutte uguali.
I ricercatori hanno scoperto che esistono tre tipi di lacrime: quelle basali che tengono umido l'occhio, quelle causate da irritazione e quelle emotive. Ma anche il tipo di emozione conta: le lacrime di gioia sono molto diverse da quelle di dolore; quelle di stress non sono paragonabili a quelle suscitate da un ricordo: cambia la chimica e la viscosità. In tutte le lacrime emotive è però presente un neurotrasmettitore, detto leucina encefalica, che funziona come antidolorifico naturale. 

lunedì 7 settembre 2015

PER ESSERE FELICI IN AMORE, LITIGARE OGNI TANTO FA BENE?


Quando qualcosa nella relazione non funziona è meglio affrontare direttamente la questione piuttosto che ignorarla. Chiamiamoli litigi sani perchè risanano prima che si cristallizzi il risentimento. Ci sono alcune regole da seguire. La prima è che è importante circoscrivere la discussione al motivo per cui si sta litigando al momento e non tornare ai vecchi torti; la seconda è quella di evitare di coinvolgere terze persone; la terza è che è meglio litigare fuori casa, quando è possibile in uno spazio aperto (in aree più ampie ci si sente più liberi e quindi disponibili a dire la verità). Per vivere un amore felice, inoltre, di questi tempi, non bisogna avere troppe aspettative, l'importante è essere se stessi e se si sta bene con la persona che si sta frequentando è probabile che sia quella giusta...

giovedì 3 settembre 2015

IL MASCHILE ed IL FEMMINILE DENTRO DI NOI


                              Un nuovo mondo è possibile?

Pescara 1°festival olistico

L'amministrazione comunale di Pescara, da sempre sensibile ai problemi della gente, in particolar modo dei giovani, ha deciso di parlare di Olismo, per lanciare un messaggio nuovo e interessante alla comunità. La crisi economica deriva da una profonda crisi culturale che sta attraversando un po' tutto il nostro pianeta. C'è povertà di idee, un forte malcontento ovunque e, una soluzione a questo disagio, potrebbe essere quella di alimentare il nostro spirito, la nostra testa, perchè l'uomo, per star bene, deve essere in armonia con la natura, con tutto ciò che lo circonda e non deve invece sfruttare quello che ha intorno. Olismo deriva proprio da olos = tutto, unità, e si occupa di sport, di edilizia etc.
Interessante quindi il programma da seguire nei due giorni dedicati a questo tema, presso l'AUDITORIUM CERULLI della nostra città. 
                                                                                                 Antonella Costanzo        

domenica 30 agosto 2015

COMBATTERE LA CADUTA DEI CAPELLI CON I FONDI DI CAFFE'


Quattrocento miliardi di tazzine bevute all'anno fanno del caffè la bevanda più amata al mondo. E i fondi? Non sono da buttare, anzi, possiedono straordinarie virtù antiossidanti che rinforzano la fibra e combattono la caduta. L'olio dei fondi di caffè è, infatti, l'ultima novità in fatto di trattamenti naturali: estratto a basse temperature con un procedimento delicato da cui si ricava il prezioso distillato, è poi incorporato in shampoo, balsami e trattamenti ristrutturanti, e preserva la capigliatura. 

sabato 22 agosto 2015

ABBRACCIARSI FA BENE


I gesti d'affetto scatenano una tempesta benefica.

Quali effetti ha l'abbraccio sull'organismo?
Fa bene perché coinvolge tutto il corpo: il principale organo sessuale è il cervello, ma il più esteso è la pelle, l'organo di contatto per eccellenza, che entra in gioco al massimo quando abbracciamo. Il gesto di tenere fra le braccia è una rinuncia a quella spinta interna che ci porta a tenere lontane le persone, perciò siamo portati a stringere a noi solo chi amiamo. Non sopportiamo il contatto con uno sconosciuto, ma cerchiamo il contatto fisico quando vogliamo dimostrare il nostro affetto. Così la pelle trasmette stimoli benefici (perché tutto parte dalla pelle). Tutto ciò che fa bene in senso fisico e psichico è antidepressivo e aumenta l'autostima, si stimola la produzione dell'ormone della felicità, l'ossitocina, che dà sensazioni di amore e fiducia. Inoltre entra in gioco la dopamina che ci fa sentire carichi di energia, la serotonina che porta benessere e umore positivo e le endorfine che contribuiscono ad abbassare il dolore.

martedì 18 agosto 2015


PARADOSSALMENTE, LA CAPACITA' DI STARE SOLI E' LA CONDIZIONE PRIMA PER LA CAPACITA' D'AMARE

. . .  ERICH FROMM . . .


venerdì 7 agosto 2015

OkNotizie

. . .  SUPERATE LE TREDICIMILA VISUALIZZAZIONI . . .

Sono molto contenta e ringrazio tutti i miei lettori. Vi invito a diventare follower e ad interagire con me su qualsiasi argomento vi interessi, per dire tranquillamente la vostra opinione.
                                                                  

giovedì 6 agosto 2015

COSA SI FA QUANDO CON IL PASSARE DEGLI ANNI TI RITROVI A DOVERTI REINVENTARE LA VITA?


I cambiamenti nell'arco di un'esistenza avvengono e, per carità, sono ben accetti. La piattezza, la routine, la monotonia, finirebbero per spegnerci e si sa che l'essere umano ha bisogno di fare cose nuove, di provare sempre nuove emozioni, di sperimentarsi per andare avanti. Ma anche i cambiamenti troppo profondi ci possono destabilizzare, secondo me... Quando ti ritrovi ad una certa età (diciamo intorno ai cinquant'anni) e tutto si sta evolvendo, intorno a te, ci vuole una buona dose di coraggio per affrontare le nuove esperienze che ci si presentano, per riorganizzare tutto il nostro vissuto e trovare la strada giusta senza smarrirsi. Capita a tante persone che, ad esempio, perdono il lavoro. Per tanti anni hanno fatto sempre le stesse cose, sono riusciti anche ad ottenere risultati eccellenti e di colpo devono trovarsi un'altra occupazione, magari devono imparare un nuovo mestiere, confrontarsi con colleghi più giovani che sembrano sapere tutto loro, oppure si devono adattare a svolgere delle mansioni inferiori alle loro capacità, pur di riportare i soldi a casa! E che diciamo di tutti quelli che si ritrovano dopo tanti anni da soli perché il loro matrimonio è finito? Ti svegli una mattina e pensi che non farai più le stesse cose, non abiti più con la persona con la quale hai condiviso ogni esperienza per un lungo periodo di tempo, magari non stai nemmeno più nella stessa casa. Devi ricominciare, raccogliere tutti i pezzi rotti della tua esistenza e reinventarti una vita. Vi sembra poco?
 
                                                                                                     Antonella Costanzo

martedì 21 luglio 2015

SEGUIRE LA MODA ? NON PIU' DI TANTO, GRAZIE. AMO ME STESSA


Non possiamo vivere fuori dal mondo, ne facciamo parte ed è naturale seguirne anche le tendenze, ma senza esagerare. Spesso accade, invece, che noi donne arriviamo persino a snaturare noi stesse pur di seguire alla lettera i dettami della moda. Facciamo di tutto per piacere agli altri, per essere come la società ci vuole e non ci rendiamo conto che, piano piano, finiamo per non stare più nei nostri panni ma in quelli di un personaggio costruito sul momento, che rispecchia qualcosa di estraneo a noi, che in fondo non ci appartiene completamente. E la cosa brutta è quando non si parla più di vestiti, capelli o unghia colorate ma di labbra rifatte e connotati fisici letteralmente cambiati, in nome di un look "trendy" e più giovanile che non sempre, poi, è così. Spesso per star meglio si finisce per star peggio! C'è gente che si è rovinata per apparire in modo diverso da come in effetti era e il problema è che nella maggioranza dei casi non si può tornare indietro. Bisogna pensarci bene quando si vuole affrontare un cambiamento, ben venga se può farci migliorare, per il resto cerchiamo di rimanere fedeli a noi stesse che non sbagliamo...
 
                                                                                                    Antonella Costanzo

lunedì 13 luglio 2015


OGNI GIORNO CI SEDIAMO AL TAVOLO DELLA VITA PRONTI A GIOCARE TUTTE LE NOSTRE CARTE PER VINCERE O QUANTOMENO PER NON PERDERE.
NIENTE E' SCONTATO E NIENTE E' FACILE MA SAPPIAMO CHE NON POSSIAMO FERMARCI.
DOBBIAMO CONTINUARE A GIOCARE .....
 
 
 
 
 
 
 
 
 

sabato 4 luglio 2015

PARLIAMO DI ... RELAZIONI DI COPPIA


                                          Non riuscire a tornare indietro

E' una cosa bruttissima quando litighi con una persona e poi la perdi per sempre. Vorresti tornare indietro ma non puoi, allora ti chiedi: ma che tipo di rapporto c'era fra di noi?
Forse era basato sulla falsità, altrimenti non sarebbe finito così, per una stupidaggine, perché quando c'è stima, quando c'è anche solo dell'affetto (sincero) non rinunci tanto facilmente all'altro. Eppure le relazioni finite senza un senso logico sono frequenti, non c'è un reale desiderio di voler fare funzionare le cose, probabilmente noi uomini moderni manchiamo di pazienza, non riusciamo più ad amare veramente, siamo diventati egoisti e presuntuosi. Vogliamo tutto e subito, altrimenti siamo pronti ad eliminare il problema tagliando fuori dalla nostra vita la persona in questione, senza pensare poi che potremmo anche starci male. Naturalmente ci sono delle eccezioni, tutti coloro che riflettono prima di prendere una decisione che potrebbe rivelarsi errata, che cercano una mediazione e magari, a volte, riescono in questo modo, a salvare una storia.
 
                                                                                                      Antonella Costanzo  

sabato 27 giugno 2015

" ABITARE " CON NOI STESSI


Vi è mai successo di arrivare ad un certo punto della vostra vita in cui capita di sentirvi pienamente voi stessi e di essere finalmente felici?
Felici perché siete padroni del vostro tempo, perché siete liberi di esprimervi come volete, contenti di tutto quello che avete costruito negli anni e soprattutto soddisfatti per come vi relazionate con gli altri. Sembra facile ma non lo è. Non è assolutamente facile raggiungere un simile traguardo. Probabilmente questo significa essere diventati persone mature, che, come dicevano i nostri nonni, hanno imparato a vivere!
Già, di esperienza ne serve pure tanta... Ma allora, prima, dove eravamo? Il nostro "essere" più profondo, la nostra personalità, dove stava? L'avevamo sacrificata per compiacere gli altri, c'eravamo repressi tirando fuori solo una parte di noi, magari quella più adatta alle circostanze, nascondendo tutto il resto... Probabilmente non abitavamo con noi stessi e, quel senso di malessere che in fondo in fondo sentivamo, era dovuto proprio a questo.
 
                                                                                                             Antonella Costanzo

venerdì 19 giugno 2015

RICOMINCIARE ... PARTENDO DA NOI


Capita nella vita di rimanere soli, di dover ricominciare d'accapo, dopo una separazione o un divorzio, dopo un grave lutto che ci ha privati di una persona cara, dopo un trasferimento all'estero... Ci si sente smarriti, si avverte un gran vuoto dentro e la prima paura che ci prende è quella di non riuscire ad andare avanti, di non riuscire a farcela. Tutto cambia, ci si deve riorganizzare, in effetti ci dobbiamo reinventare una nuova vita! Non è facile per niente ma se riusciamo a non farci prendere dal panico e affrontiamo la nuova situazione con calma e lucidità, ce la possiamo fare. E' in quel momento che tiriamo fuori il meglio di noi, credo, proprio perché siamo soli ad affrontare le difficoltà quotidiane ma siamo anche liberi di poter prendere le decisioni con la nostra testa, di poter fare le cose nella maniera giusta o sbagliata assumendoci le nostre responsabilità ma non dovendo rendere conto a nessuno. Comunque si riparte e perché no, si possono intraprendere strade meravigliose...
 
                                                                                                           Antonella Costanzo

lunedì 15 giugno 2015

... TUTTI AL MARE ...


                                                              Con educazione, possibilmente 


Si va al mare per prendere il sole, principalmente. Si fa il bagno, ci si riposa allungati sul lettino, si legge un giornale o un libro, si ascolta musica con le cuffiette. Fin qui ci siamo. Dovrebbero essere ore distensive quelle passate in spiaggia, puro relax, in fondo ce lo meritiamo, dopo giorni e giorni di lavoro... E invece no! A volte anche andare al mare diventa stressante. Cercare un parcheggio nei pressi dello stabilimento balneare dove abbiamo affittato la palma (o l'ombrellone) è qualcosa di allucinante, un'impresa. Non si sa mai dove mettere l'auto o la moto, forse l'unica speranza rimane la cara e vecchia bicicletta. Ma quando i tuoi piedi toccano la sabbia, finalmente, con tutto il caldo che fa, rischi quasi di svenire, ti senti stanchissimo... Allora ti distendi sul lettino e speri di poterti riposare, una buona volta, ma non puoi perché i tuoi vicini (di palma) parlano a voce alta. A te dei fatti loro non ti interessa un accidente e quelli insistono.... ma si può? E come non bastasse in alcuni casi cercano pure di coinvolgerti nei loro discorsi inutili. Cosa fare, quindi, per starsene un po' in pace? Forse in mare, al largo, su un lettino, almeno i pesci sono muti...      
                                                                                                                     Antonella Costanzo

martedì 2 giugno 2015

PARLIAMO DI ... RELAZIONI DI COPPIA


      Se l'amore non c'è
 
L'amore se non c'è non ce lo possiamo inventare. L'unione tra due persone è qualcosa di serio, non basta desiderarlo ma bisogna volerlo fortemente perché c'è un percorso tutt'altro che semplice da intraprendere qualora decidiamo di stare in coppia. E' avvilente sentire continuamente di persone che sembrano avere una relazione discreta, stabile, apparentemente duratura e poi sapere che la storia in questione è finita nel peggiore dei modi, trascinandosi dietro dolore e incredulità. Basterebbe che se non si vuole un rapporto serio lo si dica subito così da non creare false aspettative nell'altro, altrimenti mi viene da pensare che molte persone il male se lo vogliono, la sofferenza e la solitudine sentimentale se la cercano... questi individui non devono, dopo, lamentarsi perché nella vita ciò che si fa, prima o poi, si riceve!
 
                                                                                                                   Antonella Costanzo
 
 
                                                                    

mercoledì 27 maggio 2015

PARLIAMO DI... I LATI OSCURI DELLE SEPARAZIONI CONIUGALI


Dopo una separazione consensuale, generalmente, i figli minorenni vengono affidati alle madri ed anche quelli già maggiorenni restano nella casa di famiglia. Il padre cambia abitazione, un po' si allontana dalla prole ma se ha veramente a cuore il bene dei figli, sta loro vicino in tutti i modi in cui gli è possibile.
Purtroppo non sempre è così. Ci sono dei casi in cui gli uomini, una volta separati, scompaiono, sembrano dimenticarsi della "vecchia famiglia". Io mi chiedo, ma non si vergognano questi individui ad inventarsi di tutto pur di non passare gli alimenti alle loro ex mogli? Non si sentono in colpa per essere usciti fuori dalla famiglia, per aver privato del loro affetto e della loro presenza quei poveri bambini che avevano tutto il diritto di crescere con entrambi i genitori? E come se ciò non bastasse, non vogliono neanche provvedere alle loro necessità contribuendo economicamente, pure quando un lavoro ce l'hanno e non se la passano male. Sono persone profondamente egoiste che non intendono fare sacrifici per assicurare una certa stabilità all'ex coniuge e ai propri figli, non sono affidabili, scaricano tutte le responsabilità sulle ex mogli. Ci vuole una gran faccia tosta a comportarsi così, questa è cattiveria e non è giustificabile...
 

sabato 23 maggio 2015

LETTERA DI UN RAGAZZO INNAMORATO



Non ero bello e la timidezza mi bloccava. Cercavo di attirare l'attenzione delle mie compagne di scuola con le citazioni di personaggi famosi o recitando alcune righe di romantiche poesie che avevo imparato a memoria. La mia innata gentilezza veniva contraccambiata con altrettanta gentilezza da parte delle ragazze, ma niente di più. Non ero certo interessante ai loro occhi, me ne rendevo conto, ma non mi importava più di tanto...
Ma quando entravi in classe tu, non capivo più niente. Rimanevo muto a guardarti. Com'eri bella! I tuoi occhi così scuri e profondi come perle nere avevano il potere di incantarmi. Ti muovevi allegra e spensierata e i tuoi lunghi capelli ricci ondeggiavano sulle spalle morbidi e profumati. Li avrei voluti toccare, li avrei voluti odorare...avevi dei capelli bellissimi. Eri bellissima tu, almeno per me. Tu, il mio primo pensiero del mattino, tu, l'ultimo pensiero della sera. In fondo mi sentivo fortunato a poterti comunque frequentare perché stavamo nella stessa classe e, almeno per qualche ora, avevo il privilegio di vederti. Riuscivo a capire i tuoi stati d'animo anche quando cercavi di nasconderli. E quando eri triste perché qualcosa non andava nel verso giusto avrei voluto prenderti le mani tra le mie e stare semplicemente lì, accanto a te, per farti sentire la mia presenza, per poterti consolare e farti sorridere ancora. Il tuo sorriso era meraviglioso, così come le tua voce...
Sono stato innamorato di te per lunghi anni, anche dopo il liceo, quando facevo l'università. Un po' della mia timidezza era sparita e mi sono anche fidanzato, un paio di volte. Ragazze carine, simpatiche, dolci, che ci tenevano a me...ma non erano te. Ho scritto questa lettera perché sentivo che prima o poi ti avrei rivista, un giorno, da qualche parte, e magari non avrei avuto il coraggio di parlarti o comunque di dirti certe cose. E invece desideravo che tu conoscessi la verità, che tu sapessi del mio grande amore verso di te.
Se stai leggendo questo foglio significa che ci siamo rivisti, che la mia speranza di incontrarti nuovamente si è avverata e che sai tutto dei miei sentimenti. Deciderai tu, adesso, se ridere di me o rendermi finalmente felice, regalandomi semplicemente un tuo sorriso, mi basterà, sarà comunque un grande dono per me.

martedì 19 maggio 2015

PARLIAMO DI... CREDERE IN SE' STESSI


E' innegabile che esiste un legame tra successo e fiducia in sé stessi ma la fiducia in sé stessi non è innata, è una delle tante qualità mentali che possiamo sviluppare, rafforzare ed aumentare, applicando le giuste strategie. Bisogna mantenere innanzitutto le promesse che ci facciamo e dobbiamo porci degli obiettivi, anche piccoli, che dobbiamo cercare di raggiungere. Così come bisogna identificare i propri talenti e svilupparli, non lasciando che un errore ci faccia pensare di non poter realizzare i nostri sogni. Anche la conoscenza è importante perché si sa che quando siamo preparati su un argomento ci sentiamo sicuri, perciò è bene studiare, aggiornarsi o quantomeno leggere molto.

domenica 17 maggio 2015

PARLIAMO DI... CREDERE IN SE' STESSI


Credere in sé stessi è molto importante per affrontare le questioni della vita, per avere il coraggio di esprimere le proprie idee, anche quando bisogna andare contro corrente. Non è affatto semplice e spesso ci si arriva ad una età matura, dopo aver fatto esperienze di ogni tipo...
A tal proposito ho scritto un pensiero che dedico a tutte le donne coraggiose come me che sono riuscite a "farcela" e ad essere pienamente sé stesse con la massima tranquillità.

Nessun bel vestito
o scarpe alla moda
borsette e accessori...
Oggi mi vesto di ME
del mio essere donna
del mio essere libera
del mio emozionarmi
di amare la vita
di essere semplicemente me stessa...

                                                                                                             Antonella Costanzo

lunedì 11 maggio 2015

LA BIRRA FA BENE AL CERVELLO


Il luppolo di cui è composta la birra contiene Xanthohumol, una molecola che svolge una potente azione antiossidante in grado di rallentare la progressione di malattie degenerative come l'Alzheimer e il Parkinson. Lo rivela uno studio (fatto per ora solo sulle cavie) pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.

venerdì 8 maggio 2015

... RICOMINCIO DA ME


E ricomincio da me
questo mio tempo è prezioso
allontanerò i ricordi
li chiuderò in una scatola
e penserò al futuro
a qualcosa di nuovo
a un'emozione che potrò ancora provare
al bello che in fondo c'è
nascosto da qualche parte
e che prima o poi vedrò
quando la nebbia si sarà dissolta
quando i raggi del sole torneranno a scaldarmi

Antonella Costanzo

mercoledì 6 maggio 2015

PERCHE' MENTIRE PER PIACERE AGLI ALTRI?


Me lo chiedo puntualmente ogni volta che scopro che qualcuno non ha detto la verità oppure ha fatto delle promesse che poi non ha mantenuto. Ci sono persone che sembrano interessate ad altre, e dico sembrano perché se lo fossero veramente si comporterebbero in maniera totalmente diversa, che per "conquistarle" arrivano a dire o a fare di tutto, a mentire spudoratamente. Siccome vogliono piacere ad ogni costo, intrecciano trame atte ad ottenere l'attenzione dell'altro, la sua fiducia, il suo consenso. Se sono bravi ci riescono, fin tanto che non li si conosce veramente, una persona onesta ci crede, ma poi, sono i fatti reali a smascherarli quando non corrispondono a ciò che si è detto precedentemente. Tanti bei castelli costruiti sulla sabbia che crollano al primo colpo di vento.... Cosa ci guadagnano questi finti individui non lo so, trovo spregevole ingannare il prossimo, può essere tra l'altro nocivo e controproducente perché quelle stesse persone che sono state ingannate, in futuro, te le puoi ritrovare davanti come nemici...bisognerebbe rifletterci.
 
                                                                                        Antonella Costanzo

domenica 26 aprile 2015

SCRIVERE COME TERAPIA


Scrivere tutti i nostri pensieri, le nostre emozioni e anche le nostre fantasie è terapeutico, aiuta a scaricare tutta la tensione accumulata durante la giornata. A volte può essere come guardarsi dal di fuori e può aiutare a capire qualcosa in più. Scrivere delle proprie emozioni vuol dire spesso riorganizzarle in un quadro spazio-temporale più ampio. Dare vita alle emozioni tramite la scrittura implica estraniarsi da quanto ci circonda e affondare i pensieri sul nostro stato interiore, in un profondo dialogo interno. Questo bagno nei colori del mondo emotivo consente di attraversare (passare in mezzo) quelle emozioni e andare oltre un vissuto che può provocare dolore, tristezza, rabbia, vergogna, paura. Infatti, la tendenza a tenere tutto dentro con lo sforzo di non pensare, ha solo l'effetto che quel dolore durerà più a lungo. E' necessario imparare ad esternalizzare i propri vissuti. Carta e penna possono aiutare quanto meno a stare nelle emozioni, iniziare a vederle, conoscerle e familiarizzarci.
               

mercoledì 22 aprile 2015

ANDARE A VIVERE DA SOLI


Andare a vivere da soli non è facile ma ci aiuta ad avere uno sguardo nuovo sul mondo e anche su noi stessi. E' un po' una sfida, specie di questi tempi, perché di problemi da risolvere ogni giorno ce ne sono tanti e, un conto è condividerli con qualcuno, un altro doverli affrontare da soli. Bisogna imparare a cavarsela in ogni situazione, andando incontro a tante difficoltà, contando sulle proprie forze e cercando di non perdersi di coraggio. Ma quando siamo stressati più del solito è il caso di chiamare un amico o qualcuno di cui ci si può fidare per farci dare una mano. Non bisogna, inoltre, arrendersi alla routine, quindi si deve cercare di rendere nuove e un po' diverse le nostre giornate, frequentando di tanto in tanto posti nuovi e introducendo nel quotidiano piccole variazioni. Tutto questo rafforzerà il nostro senso di sicurezza e ci permetterà di evolverci e di "crescere" in maniera positiva.
 
                                                                                                             Antonella Costanzo

giovedì 16 aprile 2015

TRA IL DIRE E IL FARE C'E' DI MEZZO IL MARE


Quante cose si dicono ogni giorno! Siamo tutti bravi a parlare, a criticare, a promettere e, ancora di più, in questo periodo storico in cui esistono i social network come facebook che permette ad ognuno di noi di esprimere le proprie opinioni, sempre, con la massima tranquillità. Accade spesso, però, che quello che diciamo non corrisponde al vero, siamo tutt'altro che attendibili. Sono i fatti che qualificano l'uomo, al di là delle parole. A maggior ragione quando si parla giusto per parlare, senza un minimo di serietà, pensando di interagire con dei "poveri stupidi" che credono a tutto quello che diciamo. Le bugie prima o poi si scoprono e si perde di credibilità, allora cambia tutto. Cambia il nostro modo di vedere l'altra persona, di valutarla, non la stimiamo più perché ci ha deluso, perché ci sentiamo ingannati. Per me non vale la pena essere falsi, amo la trasparenza nei rapporti con gli altri. Sono convinta che, alla fine, la verità paga sempre.
 
                                                                                                          Antonella Costanzo 

domenica 5 aprile 2015



                               AUGURO UNA BUONA PASQUA A TUTTI COLORO
                                CHE SEGUONO CON INTERESSE IL MIO BLOG
                               GRAZIE DI CUORE

sabato 4 aprile 2015

... Pensieri ...


Mi capita spesso di sentirmi smarrita quando mi chiedono " Come stai? " oppure " Ma adesso, come va? "Lo so, sono domande di rito, un modo come un altro per iniziare una conversazione, raramente con sincerità, o frutto di un reale interesse nei confronti altrui. Ma come si fa a rispondere in pochi secondi alla domanda " come va? "
Magari ti trovi in un momento della tua vita in cui ti sta succedendo di tutto, avresti bisogno di sfogarti, avresti bisogno di un consiglio, hai un disperato bisogno di aiuto... ma non si può, c'è poco tempo, c'è poca voglia, c'è la paura di annoiare l'altra persona... Allora non resta che rispondere " tutto bene " oppure " tiriamo avanti "... in fondo lo sappiamo solo noi come stiamo e, delle volte, nemmeno a noi c'è chiara questa cosa.
 
                                                                                                 Antonella Costanzo

mercoledì 1 aprile 2015

PARLIAMO DI ...SALUTE

    Prevenire le malattie con i cibi giusti    Baobab

E' un albero-farmacia che cresce in Africa. I suoi frutti hanno proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche e sono ricchi di antiossidanti, minerali, vitamine. Inoltre contengono fibre che agiscono da prebiotici, proteggendo l'intestino dalle invasioni dei microrganismi e fortificando il sistema immunitario.

mercoledì 25 marzo 2015

PARLIAMO DI... SALUTE

       Vincere l'ansia

In gergo tecnico si riconosce dalla sigla DAP (disturbo da attacchi di panico). Nella pratica ti colpisce all'improvviso: il cuore ti batte all'impazzata, non riesci a respirare, pensi perfino di morire. Non sai dargli un nome, non capisci cosa ti sta accadendo. Poi scopri che si tratta di un fenomeno più diffuso di quel che pensi: ne soffrono oltre 10 milioni di italiani, numero al quale vanno aggiunte le persone che non si sono mai rivolte ai centri di cura. Perché gli attacchi di ansia sono spesso vissuti come un malessere di cui vergognarsi, da nascondere. Dietro a questo disagio si nascondono diverse cause, come lo stress, ma anche episodi traumatici (lutti, licenziamenti, incidenti, abbandoni). La buona notizia è che non è un malessere da portarsi dietro a vita, l'importante è rendersi conto del proprio disagio e arrivare alla decisione di chiedere aiuto. Occorre il sostegno di uno psicoterapeuta, inoltre è molto importante per i soggetti ansiosi, prevenire. Come? Imparando a rispettare i propri limiti, non sottovalutando i segnali di stanchezza e quelli emotivi, ritagliandosi con metodo uno spazio e un tempo per il relax, il movimento fisico, lo svago, tutte attività che diminuiscono lo stress.

lunedì 16 marzo 2015

PARLIAMO DI... RELAZIONI DI COPPIA

                           Quando lei o lui  rappresenta un ostacolo ai tuoi obiettivi

Vi è mai capitato di avere una relazione sentimentale in cui non trovate spazio per esprimervi perché il vostro partner vi ostacola? Una parte di voi, delle vostre aspirazioni, del vostro estro è completamente soffocata, non riesce a venir fuori perché al fianco avete una persona che invece di capirvi e di aiutarvi, sta lì a mettervi il bastone tra le ruote. A lui o a lei non importa nulla di quello che volete realizzare, soprattutto se ciò può essere d'intralcio al menage familiare e magari lo fa nella maniera più subdola possibile, in modo che non ce se ne accorge nemmeno. Ma quel malessere che cova in noi, presto o tardi, si fa sentire e allora "si esplode". Ecco perché tanti rapporti finiscono, non si può essere eterni cenerentola, dediti solo al dovere e al benessere della coppia. Per prima cosa ci siamo noi, con tutto quello che ci portiamo dentro e che abbiamo diritto di esternare, quindi coraggio, mostriamo agli altri chi siamo!

                                                                                        Antonella Costanzo

giovedì 12 marzo 2015


 Non c'è presa di coscienza senza sofferenza.
In tutto il mondo la gente arriva ai limiti dell'assurdo per evitare di confrontarsi con la propria anima.
Non si raggiunge l'illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l'oscurità interiore.
                                                                     
                                                                           JUNG

martedì 10 marzo 2015

PARLIAMO DI... RELAZIONI DI COPPIA

Sono molti gli uomini che sanno raccontare una favola ad una donna, ma sono pochi quelli capaci di fargliela vivere...

Ma cosa sta succedendo agli uomini? Diventa sempre più difficile capirli... non sanno cosa vogliono realmente, rifiutano ogni tipo di impegno, non conoscono le regole basilari del corteggiamento...come pensano di relazionarsi con una donna in questo modo? E' assurdo che persino la più bella o la più intelligente delle femmine non riesca ad avere un rapporto decente e duraturo con un maschio! Fidanzamenti brevi, tradimenti, incomprensioni, sono all'ordine del giorno... Che tristezza... Qualcosa si salva, per carità, ma è poco rispetto all'andamento generale. Non ci resta che rifugiarci nelle favole, le uniche che hanno sempre un lieto fine...

venerdì 6 marzo 2015

PARLIAMO DI... CUCINA

RICETTA: Crema di cannellini con pancetta coppata tostata
Ingredienti: 2 scatole da 440 gr di fagioli cannellini; un litro di brodo vegetale; 80 gr di pancetta coppata; una confezione da 450 gr di pomodori pelati; 1 spicchio d'aglio; un rametto di rosmarino; olio extra vergine d'oliva; pepe nero; sale.
Dosi per 4 persone
Preparazione:
Sbuccia lo spicchio d'aglio e schiaccialo. Lascia rosolare aglio e rosmarino in una pentola con 3 cucchiai di olio e poi elimina entrambi. Unisci i pomodori pelati spezzettati e il brodo bollente e prosegui la cottura a pentola coperta per 20 minuti. Aggiungi i fagioli scolati dal liquido di conservazione e sciacquati sotto l'acqua corrente e cuoci per altri 10 minuti. Regola di sale. Nel frattempo scalda una padella antiaderente, unisci le fette di pancetta e lasciale tostare a fuoco moderato fino a quando diventano croccanti ed emettono il loro grasso. Scolale su carta da cucina e tienile in caldo in forno a 80^. Frulla la zuppa con un mixer a immersione o, a piacere, lasciala così com'è. Aggiungi una manciata di pepe e le fettine di pancetta e servi subito a tavola.

lunedì 2 marzo 2015

PARLIAMO DI... CUCINA

RICETTA:   Gateau con olive e capperi
Dosi per 4 persone
Lessa 800 gr di patate a pasta bianca, pelale e schiacciale con uno schiacciapatate. Mescolale con 2 uova, 50 gr di parmigiano reggiano grattugiato, 30 gr di pecorino romano grattugiato, una presa di sale e 20 gr di capperi sotto sale dissalati in acqua tiepida. Versa la metà del composto in uno stampo del diametro di 20 cm imburrato e cosparso con pangrattato e coprilo con 300 gr di sugo di pomodoro arricchito con una ventina di olive nere, snocciolate, e tagliate a tocchetti e 4 filetti di acciuga sott'olio ridotti a listarelle. Termina con il composto di patate rimasto, livella la superficie, cospargila con pangrattato e 30 gr di burro a fiocchetti e cuoci il gateau in forno preriscaldato a 180^ per circa 35 minuti. Servilo a piacere caldo o tiepido.

sabato 28 febbraio 2015

PARLIAMO DI... CUCINA

     RICETTA: Spaghetti vongole e broccoletti
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di spaghetti, 250 gr di broccoletti, 500 gr di vongole, 1 spicchio d'aglio, peperoncino.
Preparazione:
Dopo aver lasciato le vongole spurgare un paio d'ore nell'acqua salata, le facciamo aprire in una padella calda con aglio, olio e poco vino bianco. Una volta aperte ne sgusciamo metà (l'altra le teniamo intere), filtriamo il sugo di cottura e lo teniamo da parte. Portiamo a bollore in una pentola l'acqua, saliamo e vi mettiamo le cimette di broccoli. Appena riprende bollore buttiamo nell'acqua anche gli spaghetti. Nel frattempo che gli spaghetti cuociono in una padella mettiamo olio, aglio e peperoncino e facciamo rosolare bene. A rosolatura avvenuta aggiungiamo il liquido delle vongole e lasciamo rapprendere. Quando gli spaghetti sono ancora molto al dente li scoliamo e li versiamo direttamente nella padella assieme ai broccoletti. Facciamo saltare per alcuni minuti quindi aggiungiamo le vongole, saltiamo ancora qualche minuto, spegnamo e impiattiamo.

lunedì 16 febbraio 2015

QUANTO SIAMO DISPOSTI AD AIUTARE GLI ALTRI?


 Al di là di noi, delle nostre vite, c'è un mondo, in cui milioni di persone ogni giorno affrontano problemi di ogni tipo, si mettono in gioco, si danno da fare per creare qualcosa, fanno di tutto per realizzare i propri desideri. I più fortunati, i più tenaci ce la fanno, tanti altri, no. Molti navigano sulle acque di questo pianeta in mezzo a mille intemperie e non riescono a raggiungere la meta, hanno bisogno di aiuto. Spesso noi ci accorgiamo di queste persone in difficoltà ma non facciamo niente per aiutarle, ci giriamo dall'altra parte per non farci coinvolgere. Non è così che si vive. Ognuno di noi può, anzi, deve fare qualcosa per l'altra persona.  Mi riferisco ai malati abbandonati negli ospedali, in particolar modo gli anziani, coloro che sono stati utili alla società quando erano giovani e che poi tanto facilmente vengono dimenticati; mi riferisco a quanti hanno perso il lavoro e sono sempre senza i soldi sufficienti ad andare avanti in maniera dignitosa; mi riferisco a tutti coloro che subiscono violenze di ogni tipo a causa dell'egoismo  e della cattiveria umana... Dobbiamo cambiare mentalità e renderci conto che è vero che l'unione fa la forza e che la felicità e il benessere di ogni essere umano si realizza quando anche gli altri stanno bene. Un piccolo aiuto quotidiano servirà per cambiare le cose in meglio e per farci sentire decisamente meglio.
 
                                                                                                       Antonella Costanzo

domenica 8 febbraio 2015

GENITORI LO SI E' SEMPRE... ANCHE DOPO LA SEPARAZIONE


Essere genitori non è facile. Lo si impara un po' alla volta e la strada è piena di difficoltà ma ci vuole tanto amore per riuscire nell'impresa. Questo concetto è importante. Una persona che mette al mondo un figlio dovrebbe essere sicura di potergli dare tutto l'amore di cui ha bisogno, anche a costo di enormi sacrifici. Si ha a che fare con un essere umano, non si tratta di accudire una piantina (anch'essa, tra l'altro, ha bisogno di cure per crescere bene) e si deve essere più che responsabili. Purtroppo non sempre è così. Molti genitori non sanno affatto cosa significa essere tali e comportarsi come tali. Sono egoisti e con il loro cattivo comportamento riescono a rovinare la vita di altri esseri umani che loro stessi hanno generato. Forse le mamme sono meno incoscienti ma i padri, spesso, sono veramente assenti. Conosco uomini che pensano a tutto (al lavoro, agli amici, ai loro divertimenti, più o meno leciti) tranne che ai figli. Si disinteressano o comunque danno a questi le briciole del loro tempo, come se ciò bastasse. Non si rendono conto che dovrebbero essere dei punti di riferimento per i ragazzi e che la loro presenza è importantissima per farli crescere bene, per renderle persone sicure di se, a loro volta in grado di dare amore.
                                                                                                            Antonella Costanzo
 

mercoledì 4 febbraio 2015

GENITORI LO SI E' SEMPRE...ANCHE DOPO LA SEPARAZIONE


La fine di un matrimonio, in cui vi sono dei figli, non è traumatico e doloroso solo per la coppia ma anche e soprattutto pe questi ultimi. Quando una relazione non funziona più e i genitori non fanno altro che litigare non è piacevole per i figli assistere alle loro liti e sopportare quello stato di tensione continua che si crea in famiglia e che rende la vita un "inferno" per tutti. Allora se la coppia si divide può essere la soluzione migliore, almeno c'è la possibilità che a casa torni il sereno. La separazione può essere un toccasana per i bambini (o per i ragazzi) quando costringe un genitore, emotivamente assente, a costruire un rapporto con i propri figli. Il vero pericolo quindi non è tanto la separazione ma il disamore, la freddezza, l'indifferenza che può subentrare tra un genitore e il proprio figlio. Dopo un evento tanto doloroso e traumatico, portatore di forti cambiamenti all'interno del nucleo familiare, è importante che il padre e la madre diano costanti dimostrazioni di affetto ai figli poiché quando questi prendono consapevolezza che i loro genitori non si amano più e che la relazione tra loro è finita, temono che ciò possa accadere anche nei loro confronti. Se le preoccupazioni e le distrazioni dovute alle altre relazioni, in particolar modo quando uno o entrambi si trovano un nuovo partner, rischiano di portare un'assenza affettiva, è importante subito prenderne atto e recuperare. Quindi il minimo che i genitori possono fare è rassicurare la prole dando in continuazione una dimostrazione che l'amore che provano per loro è incondizionato e non cambia, anche se non si sta più tutti insieme. 

mercoledì 28 gennaio 2015

PARLIAMO DI...RELAZIONI DI COPPIA

       Due persone che si sono amate possono davvero rimanere amici quando la relazione finisce?

Partiamo dal presupposto che gli ex non devono necessariamente essere amici. Non è facile ottenere "la pace" dopo una rottura. Certamente ci vuole del tempo. Se la rottura è stata causata da qualcosa di grave è impossibile guardarsi ancora senza provare rancore, se si è stati feriti nel profondo è molto meglio stare lontani. Magari c'è ancora della rabbia in sospeso o si è stati colpiti dalla depressione e bisogna che i propri sentimenti si siano calmati, che le proprie emozioni si siano stabilizzate, prima di arrivare al punto di poter riprendere con l'ex partner una relazione amicale tranquilla. Bisogna considerare anche che uno dei due sia ancora innamorato dell'altro, allora non si può stare insieme come semplici amici, sarebbe crudele... Comunque, nel caso in cui ci si rifrequentasse di nuovo, è meglio chiarire subito la situazione e non fare niente insieme all'ex che possa essere considerato un appuntamento. Ciò non toglie che non si sia più interessati ai sentimenti dell'altra persona, anzi ci si può sempre mostrare disponibili nei suoi confronti, soprattutto per parlare, visto che...ci si conosce bene.

giovedì 15 gennaio 2015

PARLIAMO DI... AMORI A DISTANZA

                           
Le storie a distanza possono nascere in moltissimi modi. Viviamo in un mondo in continuo movimento, dove abbiamo sempre più probabilità di incontri, dove i partner spesso sono insieme ed allo stesso tempo divisi (perché ci si può innamorare di persone che vivono lontane o ci si deve separare dalla nostra "metà" per cause di forza maggiore). La distanza di certo non aiuta tanto il rapporto, perché sappiamo bene che anche le più belle e lunghe telefonate sono imparagonabili ad un abbraccio intenso o una profonda conversazione occhi negli occhi, e chi sceglie di vivere questo tipo di relazione deve essere disposto a dimostrare fiducia concreta nei confronti dell'altro. L'amore a distanza, per quanto a volte possa essere doloroso, è una straordinaria occasione per capire davvero cosa si prova reciprocamente. Gestire una relazione stando lontani è sempre una sfida per entrambi i partner, inoltre è anche sinonimo dell'avere un rapporto sentimentale mantenendo, però, la propria indipendenza.
 
                                                                                                                       Antonella Costanzo  

mercoledì 7 gennaio 2015

AMORE E' ANCHE RICONOSCERSI DALL'ODORE 2a parte


L'amore è innanzitutto un'alchimia olfattiva tra due persone che si annusano e si riconoscono. Questione di feromoni direbbero gli scienziati, ovvero di minuscole molecole odorose che comunicano disponibilità all'approccio sessuale. Ma anche di essenze che rivelano l'inafferrabile odore dell'anima perché parlano di noi, di ciò che siamo o vorremmo essere. Tanto più importante diventa la scelta della fragranza da indossare, poiché può diventare una mossa strategica per collocarsi nella mente del proprio uomo o della propria donna...

lunedì 5 gennaio 2015

AMORE E' ANCHE RICONOSCERSI DALL'ODORE

      Le molecole odorose sono molto volatili e colpiscono i recettori del naso che trasmettono il segnale direttamente all'ipotalamo, la zona più arcaica e istintuale del cervello, sede delle nostre emozioni. Si stabilisce quindi un cortocircuito immediato tra psiche e percezioni sensoriali, tra odori e sentimenti, che esclude la razionalità e fissa inconsapevolmente il ricordo nella memoria. E ciò accade a qualsiasi età, perché l'olfatto è l'unico senso che non invecchia.                                             
Il rapporto tra eros e olfatto è molto stretto", dice Anna Gardiner, psichiatra e psicoanalista. " Si tratta del nostro senso più animale, le cui percezioni arrivano subito al cervello, senza filtri. Tanto è vero che, per qualche misteriosa ragione, ci innamoriamo dell'odore dell'altro, al punto tale che il suo profumo diventa una caratteristica che lo identifica "...