Bibliografia.

Antonella Costanzo è nata a Pescara dove risiede con la sua famiglia. Laureata in Scienze Politiche, ha cominciato a scrivere romanzi per passione da quando era ragazza e andava ancora a scuola. Autrice di due romanzi di narrativa rosa "C'è sempre tempo per amare" pubblicato nel 2006 e "Le emozioni non muoiono mai" pubblicato nel 2011, ha immediatamente ottenuto un lusinghiero riscontro di critica e pubblico. Ha partecipato a premi letterari e collaborato con alcune testate giornalistiche locali. E' apprezzata per lo stile elegante e leggero con cui affronta il tema dei sentimenti e le problematiche della vita quotidiana nonchè per il suo frizzante umorismo e la sua creatività.

sabato 28 febbraio 2015

PARLIAMO DI... CUCINA

     RICETTA: Spaghetti vongole e broccoletti
Ingredienti per 4 persone:
320 gr di spaghetti, 250 gr di broccoletti, 500 gr di vongole, 1 spicchio d'aglio, peperoncino.
Preparazione:
Dopo aver lasciato le vongole spurgare un paio d'ore nell'acqua salata, le facciamo aprire in una padella calda con aglio, olio e poco vino bianco. Una volta aperte ne sgusciamo metà (l'altra le teniamo intere), filtriamo il sugo di cottura e lo teniamo da parte. Portiamo a bollore in una pentola l'acqua, saliamo e vi mettiamo le cimette di broccoli. Appena riprende bollore buttiamo nell'acqua anche gli spaghetti. Nel frattempo che gli spaghetti cuociono in una padella mettiamo olio, aglio e peperoncino e facciamo rosolare bene. A rosolatura avvenuta aggiungiamo il liquido delle vongole e lasciamo rapprendere. Quando gli spaghetti sono ancora molto al dente li scoliamo e li versiamo direttamente nella padella assieme ai broccoletti. Facciamo saltare per alcuni minuti quindi aggiungiamo le vongole, saltiamo ancora qualche minuto, spegnamo e impiattiamo.

lunedì 16 febbraio 2015

QUANTO SIAMO DISPOSTI AD AIUTARE GLI ALTRI?


 Al di là di noi, delle nostre vite, c'è un mondo, in cui milioni di persone ogni giorno affrontano problemi di ogni tipo, si mettono in gioco, si danno da fare per creare qualcosa, fanno di tutto per realizzare i propri desideri. I più fortunati, i più tenaci ce la fanno, tanti altri, no. Molti navigano sulle acque di questo pianeta in mezzo a mille intemperie e non riescono a raggiungere la meta, hanno bisogno di aiuto. Spesso noi ci accorgiamo di queste persone in difficoltà ma non facciamo niente per aiutarle, ci giriamo dall'altra parte per non farci coinvolgere. Non è così che si vive. Ognuno di noi può, anzi, deve fare qualcosa per l'altra persona.  Mi riferisco ai malati abbandonati negli ospedali, in particolar modo gli anziani, coloro che sono stati utili alla società quando erano giovani e che poi tanto facilmente vengono dimenticati; mi riferisco a quanti hanno perso il lavoro e sono sempre senza i soldi sufficienti ad andare avanti in maniera dignitosa; mi riferisco a tutti coloro che subiscono violenze di ogni tipo a causa dell'egoismo  e della cattiveria umana... Dobbiamo cambiare mentalità e renderci conto che è vero che l'unione fa la forza e che la felicità e il benessere di ogni essere umano si realizza quando anche gli altri stanno bene. Un piccolo aiuto quotidiano servirà per cambiare le cose in meglio e per farci sentire decisamente meglio.
 
                                                                                                       Antonella Costanzo

domenica 8 febbraio 2015

GENITORI LO SI E' SEMPRE... ANCHE DOPO LA SEPARAZIONE


Essere genitori non è facile. Lo si impara un po' alla volta e la strada è piena di difficoltà ma ci vuole tanto amore per riuscire nell'impresa. Questo concetto è importante. Una persona che mette al mondo un figlio dovrebbe essere sicura di potergli dare tutto l'amore di cui ha bisogno, anche a costo di enormi sacrifici. Si ha a che fare con un essere umano, non si tratta di accudire una piantina (anch'essa, tra l'altro, ha bisogno di cure per crescere bene) e si deve essere più che responsabili. Purtroppo non sempre è così. Molti genitori non sanno affatto cosa significa essere tali e comportarsi come tali. Sono egoisti e con il loro cattivo comportamento riescono a rovinare la vita di altri esseri umani che loro stessi hanno generato. Forse le mamme sono meno incoscienti ma i padri, spesso, sono veramente assenti. Conosco uomini che pensano a tutto (al lavoro, agli amici, ai loro divertimenti, più o meno leciti) tranne che ai figli. Si disinteressano o comunque danno a questi le briciole del loro tempo, come se ciò bastasse. Non si rendono conto che dovrebbero essere dei punti di riferimento per i ragazzi e che la loro presenza è importantissima per farli crescere bene, per renderle persone sicure di se, a loro volta in grado di dare amore.
                                                                                                            Antonella Costanzo
 

mercoledì 4 febbraio 2015

GENITORI LO SI E' SEMPRE...ANCHE DOPO LA SEPARAZIONE


La fine di un matrimonio, in cui vi sono dei figli, non è traumatico e doloroso solo per la coppia ma anche e soprattutto pe questi ultimi. Quando una relazione non funziona più e i genitori non fanno altro che litigare non è piacevole per i figli assistere alle loro liti e sopportare quello stato di tensione continua che si crea in famiglia e che rende la vita un "inferno" per tutti. Allora se la coppia si divide può essere la soluzione migliore, almeno c'è la possibilità che a casa torni il sereno. La separazione può essere un toccasana per i bambini (o per i ragazzi) quando costringe un genitore, emotivamente assente, a costruire un rapporto con i propri figli. Il vero pericolo quindi non è tanto la separazione ma il disamore, la freddezza, l'indifferenza che può subentrare tra un genitore e il proprio figlio. Dopo un evento tanto doloroso e traumatico, portatore di forti cambiamenti all'interno del nucleo familiare, è importante che il padre e la madre diano costanti dimostrazioni di affetto ai figli poiché quando questi prendono consapevolezza che i loro genitori non si amano più e che la relazione tra loro è finita, temono che ciò possa accadere anche nei loro confronti. Se le preoccupazioni e le distrazioni dovute alle altre relazioni, in particolar modo quando uno o entrambi si trovano un nuovo partner, rischiano di portare un'assenza affettiva, è importante subito prenderne atto e recuperare. Quindi il minimo che i genitori possono fare è rassicurare la prole dando in continuazione una dimostrazione che l'amore che provano per loro è incondizionato e non cambia, anche se non si sta più tutti insieme.