Bibliografia.

Antonella Costanzo è nata a Pescara dove risiede con la sua famiglia. Laureata in Scienze Politiche, ha cominciato a scrivere romanzi per passione da quando era ragazza e andava ancora a scuola. Autrice di due romanzi di narrativa rosa "C'è sempre tempo per amare" pubblicato nel 2006 e "Le emozioni non muoiono mai" pubblicato nel 2011, ha immediatamente ottenuto un lusinghiero riscontro di critica e pubblico. Ha partecipato a premi letterari e collaborato con alcune testate giornalistiche locali. E' apprezzata per lo stile elegante e leggero con cui affronta il tema dei sentimenti e le problematiche della vita quotidiana nonchè per il suo frizzante umorismo e la sua creatività.

venerdì 2 agosto 2019

UNA PROMESSA VA MANTENUTA ... SEMPRE


La cosa brutta di tante persone è che promettono ma non mantengono. Una volta, qualche tempo fa, la parola data aveva valore, una semplice stretta di mano poteva sancire anche un contratto o un impegno importante. Ci si poteva costruire  qualcosa di serio, con la " parola data" a quattrocchi, quella che legava le parti in causa, perchè le persone si fidavano di quanto si erano dette, di ciò che si erano promesse. Adesso pare che la serietà sia venuta meno e c'è gente che non rispetta più i patti, talvolta neppure quello che hanno concordato con dei veri e propri accordi o con i contratti e tanto di firma, insomma vengono meno gli impegni presi, per mancanza di serietà e si deve ricorrere, spesso, agli avvocati e ai tribunali per ottenere giustizia. Siamo diventati meno affidabili e la cosa curiosa è che ci si vergogna sempre meno di questo atteggiamento sbagliato, che dovrebbe rappresentare l'eccezione e non la regola. Tutto questo fa parte di un calo generale dei valori, che sta attraversando la nostra società, in cui il rispetto per le altre persone non è poi così scontato, e allora, se promettiamo e poi veniamo meno al nostro impegno, non è  così grave, magari c'è di peggio ... o no? 



                                                              Antonella Costanzo 

sabato 30 marzo 2019

PARLIAMO DI : AMICIZIA


                            Una vera amica non dà consigli ma sa ascoltare 

Accogliere confidenze e dolori non è facile come sembra, perchè i problemi e le emozioni altrui ci possono travolgere, ma con qualche accorgimento possiamo riuscirci e magari avere uno scambio che ci può arricchire. 
Che cosa significa saper ascoltare? Ascolto deriva dal latino " auris ", orecchio, e riguarda la capacità che ha l'orecchio di cogliere il suono. Per questo si preferisce parlare dell'arte di sentire che ha a che fare con i sentimenti e le emozioni. Quando stiamo realmente sentendo una persona, tutte le nostre antenne sono in allerta e oltre alla comprensione dei contenuti, attiviamo un ascolto che non giudica, ma ci mette sullo stesso piano dell'altro. Essere capaci di sentire richiede comunque di sviluppare una competenza che prevede un allenamento sul campo, proprio come fanno i coach e gli psicoterapeuti. Importante, ad esempio, è ascoltare l'altra persona tenendo a bada il proprio egocentrismo. Significa che se le parole di una amica ci ricordano una stessa nostra storia vissuta in passato, noi dobbiamo cercare di evitare di interromperla dicendo : Anch'io sai, una volta ... perchè non è certo quello che lei vuol sentire in quel momento, così come dobbiamo stare attente a non giudicare. 
Quando una persona si mette a nudo e ci fa una confidenza non sta cercando risposte o soluzioni, ma solo di mettere a fuoco i propri pensieri, ed i consigli si danno se richiesti e senza mai pensare di avere la verità in tasca. 

martedì 26 marzo 2019

QUANTO E' IMPORTANTE COMUNICARE CON GLI ALTRI


Comunicare è importante ma non è sempre facile. Ci sono persone con cui staresti a parlare per ore, hai sempre qualcosa da dire ed è piacevole potersi confidare. Ti ci senti per un motivo o per l'altro e poi gli argomenti escono da soli. Allora ti accorgi che c'è una grande empatia, una bella amicizia o un buon rapporto familiare, comunque qualcosa di buono, qualcosa di utile per la nostra vita, perchè aiuta tanto poter esprimere le proprie opinioni, potersi confrontare o ricevere un consiglio in un momento di bisogno ... Ci sono invece persone, che appartengono sempre alla tua sfera familiare o amicale, con cui risulta difficile il dialogo, con le quali nel caso in cui ci devi parlare di qualcosa, lo fai a fatica e ti limiti allo stretto necessario, anche se avresti voglia di trattare altri argomenti, ( di raccontare un po' di te, di cosa fai, di come ti senti, di un problema che ti preoccupa, ma anche sapere della situazione dell'altro, come se la passa, se c'è qualche novità nella sua vita ) perchè loro non sembrano essere interessati a te, a quello che dici, anzi, in molti casi si infastidiscono persino se tu li trattieni qualche minuto in più al telefono, ad esempio, perchè per loro il dialogare con te è solo una perdita di tempo. 
In un mondo definito " social " ci rende conto, sempre più spesso, che siamo molto chiusi in noi stessi, che ci soffermiamo poco a palare con gli altri, di cose davvero importanti, che diffidiamo di  tante persone, persino di quelle che ci sono più vicine, che difficilmente troviamo qualcuno con cui poterci esprimere serenamente, per avere uno scambio di idee costruttivo, per avere un sostegno o un po' di solidarietà, senza doverci umiliare. I rapporti interpersonali sono molto delicati e a volte, con determinati individui, si preferisce tacere per mantenere quell'equilibrio che si è venuto a creare col tempo, quella situazione che sembra idilliaca ma che non lo è, perchè nasconde al suo interno un vuoto pazzesco, fatto di puro menefreghismo, di mancanza di interesse, di una mentalità contrastante che non troverebbe mai modo di essere accettata, ancor meno capita ma che in fondo è la nostra risorsa, è ciò che ci contraddistingue, è ciò che ci rende liberi. 

                                                                             Antonella Costanzo 

martedì 5 marzo 2019

IL CERVELLO FEMMINILE INVECCHIA MEGLIO


Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, il cervello femminile resta più attivo in età avanzata ed è più giovane di circa tre anni rispetto a quello maschile. Gli autori della ricerca sono giunti a tali conclusioni analizzando il modo in cui quest'organo utilizza il glucosio. Con l'invecchiamento, infatti, esso impiega meno zuccheri per lo sviluppo celebrale, e più per attività di ragionamento. A parità di età anagrafica, tuttavia, le donne consumano sempre più zuccheri degli uomini e ciò indica che il loro cervello è più giovane e brillante.