E' un sentimento e non un'emozione. L'emozione nasce e si conclude, è intensa e breve, come la
passione, la libido. Il sentimento, invece, come per esempio l'amore, è prolungato.
Che caratteristiche ha?
E' permanente e si gioca fra due parti: il contendente e l'offensore. Nasce insieme alla rabbia, come risposta ad una offesa, a un tradimento, ma mentre l'ira esplode e si sfoga, perdendo così forza, il rancore si rimugina, resta dentro, si cela. E proprio perché lo teniamo nascosto, lo reiteriamo continuamente. Lievita nell'animo.
In base a quale meccanismo nasce?
Chi prova rancore lo fa convinto di difendere le proprie buone ragioni, facendola pagare a chi lo ha offeso, gli ha tolto qualcosa che era dovuto, lo ha tradito. L'esempio più classico è il rancore fraterno, di Caino e Abele. Facendo delle ricerche si è scoperto che il malanimo nei confronti di fratelli o sorelle è al primo posto fra le cause di questo sentimento. L'atteggiamento negativo del rancoroso nasce da una ferita narcisistica. E' l' IO grandioso, con il quale tutti i bambini nascono, che non riesce ad adeguarsi alla realtà: non si accetta l'offesa a se stessi.
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