Bibliografia.

Antonella Costanzo è nata a Pescara dove risiede con la sua famiglia. Laureata in Scienze Politiche, ha cominciato a scrivere romanzi per passione da quando era ragazza e andava ancora a scuola. Autrice di due romanzi di narrativa rosa "C'è sempre tempo per amare" pubblicato nel 2006 e "Le emozioni non muoiono mai" pubblicato nel 2011, ha immediatamente ottenuto un lusinghiero riscontro di critica e pubblico. Ha partecipato a premi letterari e collaborato con alcune testate giornalistiche locali. E' apprezzata per lo stile elegante e leggero con cui affronta il tema dei sentimenti e le problematiche della vita quotidiana nonchè per il suo frizzante umorismo e la sua creatività.

mercoledì 18 maggio 2016

PARLIAMO DI ... SENTIMENTI


Una persona non la uccidi solo materialmente, infliggendole un colpo di pistola o una coltellata o qualcosa di simile... una persona la puoi uccidere in mille modi, pur mantenendola in vita... quando la privi della sua libertà, della sua dignità, quando ne condizioni l'esistenza, quando la metti in disparte perchè non la trovi utile, non la trovi più interessante, quando ti dà fastidio. 
Ecco, una persona, se la tratti così, la UCCIDI, un po' alla volta. E' come se le somministrassi ogni giorno una goccia di veleno che prima o poi farà il suo effetto e la eliminerà completamente. Questo è ciò che accade quotidianamente in questo strano mondo, senza più valori, senza più regole, dove alle persone normali basta un niente per essere tagliate fuori dal sistema, da una società malata che tende troppe volte a premiare i peggiori e ad eliminare i migliori. 
Ingratitudine, poca pazienza, egoismo, da parte di chi ti circonda, persino dei tuoi amici, della tua famiglia, anche quando hai dato tutto, anche quando hai messo dietro te stesso per il bene comune, ma non è bastato. Quando succede qualcosa di brutto a persone esauste, stanche, che non riescono più a trovare la direzione giusta per andare avanti, è colpa di ognuno di noi che, pur sapendo, non fa nulla per impedire la "morte" di questa persona. Dovremmo essere più concreti, più attenti, avere occhi per vedere e orecchie per ascoltare, un cuore buono per capire chi è nel disagio, invece di favorire la sconfitta di un povero essere umano che non è stato sempre in grado di andare avanti come la società gli imponeva. 

                                                                                               Antonella Costanzo 

Nessun commento:

Posta un commento